Da quando è apparso sulla scena di S. Margherita, minacciando un Nuovo Porto e un Ecomostro (il c.d. talassoterapico), il Volpi, dopo la presentazione del progetto, ha dato vita a un susseguirsi di notizie, smentite, conferme, pentimenti, ripensamenti, sulle sue intenzioni, tali da render difficile distinguere notizia e smentita. Tanta è la crescente velocità del loro accavallarsi.
Un’ altalena, una volubile girandola o…banderuola, in una specie di “motoperpetuo”.
Fino a pochi minuti or sono, l’ ultima notizia, apparsa su “Il Secolo XIX”, di sabato 12 corrente, titolava: “Santa addio” - adesso Volpi scommette solo su Recco - Centro benessere stop”.
Alla notizia la città stava per sciogliere le campane!
S. Margherita poteva salvarsi, come scrisse la Rivista “Yacht Capital” di luglio, dal “rimetterci la faccia”, a causa del progetto che potrebbe… “cambiare per sempre il volto di una delle perle del Tigullio”.
Purtroppo l’ esperienza ha insegnato ai sammargheritesi (anche se S. Margherita fa parte del c.d. “golfo dei nesci”, ma non fino a quel punto), che non è cauto far affidamento sulle notizie propinate dal Volpi. Hanno vita breve.
La verità, comunque, verrà presto a galla (…in rada), perché l’ Amministrazione Comunale dovrà comunicare alla città, per la trasparenza degli atti, il ritiro del progetto da parte della “Santa Benessere & Social”.
Se non sarà così?
Vuol dire che la città si ritroverà davanti ad una delle tante manovre volpine, che hanno dato vita a un’ infinita, patetica telenovela.
Ma, lasciando da parte la trita telenovela, che ha “catturato” fette significative della stampa locale, quale affidamento può legittimamente dare la civica amministrazione (e la città), ai progetti, ai programmi, alle promesse, ai successi, agli impegni sciorinati da cotale personaggio?
Forse può darvi credito quell’ ardimentoso manipolo di operatori (con i c.d. brockers), che attendono, nella loro bottega, - immobili e sereni, per non rischiare nulla -, l’ eden promesso, in arrivo dalla Nigeria?
Viene allora di pensare quanto è cambiata S. Margherita (a parte la crisi mondiale che dovrebbe suggerire aspettative più… modeste), dai tempi (purtroppo lontani), i cui erano alcuni personaggi locali a contribuire alle fortune della città, con idee, coraggio, investimenti delle loro persone.
Parliamo, solo a titolo di piccolissimo esempio, di “uomini” quali: Gianni Fustinoni, che, al Grand Hotel Miramare, nel 1948 , dette vita alla Scuola di Scii Nautico, con Gigi Figoli, anima indiscutibile dei vari Campionati Internazionali di Sci nautico e di Salto (motoscafi RIVA e sci FREYRIE).
Parliamo di Enzo Berti, con il suo “Tigullio Yacht Chandler”, animatore, tra l’ altro, di ogni gara internazionale di Offshore, che legava S. Margherita con Montecarlo e la Costa Azzurra.
La città si risveglierà o si limiterà a proclamare che la Provvidenza… deve far qualcosa, qualsiasi cosa, intanto un progetto vale l’altro.
Tanto al kilo, purchè in offerta speciale?